"The restless house",
drawing for "Il crollo di casa Usher"
(La chute de la maison Usher; The Fall of the House of Usher),
opera by Federico Favali

XIII Inferno, vv. 31-36

Allor porsi la mano un poco avante
e colsi un ramicel da un gran pruno;
e 'l tronco suo gridò: "Perché mi schiante?".
Da che fu fatto poi di sangue bruno,
ricominciò a dir: "Perché mi scerpi?
non hai tu spirto di pietade alcuno?"

XXXIII Inferno, vv. 1-6

La bocca sollevò dal fiero pasto
quel peccator, forbendola a' capelli
del capo ch'elli avea di retro guasto.
Poi cominciò: "Tu vuo' ch'io rinovelli
disperato dolor che 'l cor mi preme
già pur pensando, pria ch'io ne favelli".

Purgatorio XXIV, vv. 52-54

... "I' mi son un che, quando
Amor mi spira, noto, e a quel modo
ch'e' ditta dentro vo significando"

Purgatorio XXIII, vv. 37-42

Già era in ammirar che sì li affama,
per la cagione ancora non manifesta
di lor magrezza e di lor trista squama,
ed ecco del profondo de la testa
volse a me li occhi un'ombra e guardò fiso:
poi gridò forte: "Quale grazia m'è questa?"

Paradiso XX, vv. 31-36

"La parte in me che vede e pate il sole
ne l'aguglie mortali", incominciommi,
"or fisamente riguardar si vole,
perché d'i fuochi ond'io figura fommi,
quelli onde l'occhio in testa mi scintilla,
e' di tutti lor gradi son li sommi (...)".

Paradiso XXXIII, vv. 142-145

A l'alta fantasia qui mancò possa:
ma già volgeva il mio disio e 'l velle,
sì come rota ch'igualmente è mossa,
l'amor che move il sole e l'altre stelle.